Povertà educativa: il 2 febbraio con Pistoletto e i media al Castello di Rivoli

Povertà educativa: il 2 febbraio con Pistoletto e i media al Castello di Rivoli

NUOVE FORME DI PARTECIPAZIONE: SCUOLA, MUSEI, TERZO SETTORE PER UN’ALLEANZA EDUCATIVA SOTTO IL SEGNO DELLA BELLEZZA

SALA CONFERENZE – CASTELLO DI RIVOLI MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA

Piazzale Mafalda di Savoia, 2, Rivoli (TO)

Castello di Rivoli, 2 febbraio 2024 – UCSI Piemonte e UCSI Nazionale, con il patrocinio di FNSI e Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV, promuovono l’evento: “Nuove forme di partecipazione: scuola, Musei, Terzo Settore per un’alleanza educativa sotto il segno della bellezza” con la partecipazione del Maestro Michelangelo Pistoletto, organizzato dal Progetto Di Bellezza si Vive, selezionato dall’Impresa Sociale Con i Bambini.

  • Cosa significa oggi educare con l’arte contemporanea ai temi del contemporaneo: il rapporto natura-cultura, l’interculturalità, la sostenibilità ambientale, la cittadinanza attiva?
  • Come può essere intesa la partecipazione culturale per la scuola, gli educatori, i bambini e i ragazzi?
  • Come si può interpretare la funzione del Museo per rigenerare con l’arte i contesti urbani più disagiati grazie al protagonismo delle comunità che vi abitano, portando “il museo fuori dal museo”, per favorire il passaggio da “un luogo d’arte” ad “un territorio di cultura”?
  • Qual è il ruolo delle istituzioni culturali nei percorsi educativi?
  • E come scuola, i musei e organizzazioni di Terzo settore possono insieme costruire nuove conoscenze?

Il Corso con i crediti formativi per i giornalisti “Nuove forme di partecipazione: scuola, Musei, Terzo Settore per un’alleanza educativa sotto il segno della bellezza” è promosso da UCSI Piemonte e UCSI Nazionale, con il Patrocinio della FNSI – Federazione Nazionale Stampa Italiana e della Federazione Nazionale Italiana Società di San Vincenzo De Paoli ODV e organizzato dal Progetto Di Bellezza Si Vive, un progetto selezionato nell’ambito del Bando UN PASSO IN AVANTI dall’impresa sociale Con I Bambini e giudicato tra i diciotto progetti nazionali più innovativi che, coerentemente con l’obiettivo del Fondo, contribuiscono a rendere operante una strategia nazionale di lotta alla povertà educativa dei minori – problema di sempre maggiore rilevanza nazionale – con effetti di lungo periodo. Il progetto intende creare, con un percorso di ricerca-azione sperimentale della durata di 4 anni, un metodo educativo originale, validato scientificamente, che dimostri come la bellezza, nel campo dell’arte visiva, della musica, del teatro, della danza, del paesaggio, della cura dei luoghi, rappresenti un’esperienza capace di estendere il potenziale degli individui da un punto di vista emozionale, cognitivo e comportamentale, contrastando la povertà educativa, migliorando le condizioni di vita e, in ultima analisi, riducendo i costi sociali.

Con il progetto si è voluto promuovere l’adozione e l’affermazione di un metodo che assuma a paradigma educativo la Bellezza, che lungi dall’essere mera componente esteriore dell’esperienza o della realtà e dal rispondere semplicemente a un canone, ha la facoltà di estendere ciò che l’individuo e le comunità sentono di poter essere e diventare. Le esperienze estetiche, in quanto principali attivatori dei processi emozionali, svolgono una funzione di particolare importanza nella crescita individuale e collettiva che caratterizza le reti sociali nelle comunità educanti: a scuola, in famiglia, nei gruppi di riferimento di prossimità, all’interno delle istituzioni museali e artistiche, nei gruppi sportivi e nell’associazionismo. Un’esperienza di bellezza ha, quindi, la facoltà di consentire l’accesso a parti di sé che altrimenti l’individuo non scoprirebbe. Il suo benessere e miglioramento dipendono dal fatto che si produce una risonanza che è un’esperienza sociale.

Il 2 febbraio 2024 nella Sala delle Conferenze presso il Castello di Rivoli Museo di Arte Contemporanea è organizzata una giornata-studio durante la quale saranno presentate tre diverse esperienze di contrasto alla povertà educativa, realizzate nell’ambito del Progetto Di Bellezza Si Vive, a Como dal Dipartimento Educativo del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea in partnership con Cometa, a Messina con la Fondazione Horcynus Orca nell’ambito della sperimentazione dell’Urban Macho, a Poli, in provincia di Roma, con la Fondazione Moderni.

Obiettivo del Corso è far comprendere sì le esperienze realizzate nei territori dai diversi partner del Progetto che con competenze diverse operano nell’ambito dell’educazione attraverso l’arte contemporanea e le nuove forme di partecipazione, ma soprattutto lo scopo è far acquisire informazioni e competenze sulle modalità innovative di ricerca e di azione riconducibili principalmente all’education through art e all’art based research utilizzate dai partner nell’ambito Di Bellezza Si Vive. Un Progetto che è consistito nella formazione dei docenti delle scuole di ogni ordine e grado che ha coinvolto più di 5000 ragazzi e ragazze consentendo loro di condividere e costruire una diversa modalità di fruire l’arte, in grado di renderli pienamente protagonisti nell’interpretazione e ri-significazione dei loro spazi di vita e del loro territorio, partecipi, fin dalle prime fasi della ricerca-azione, in un dialogo tra pari, con gli artisti e il Museo stesso.

Grazie alla realizzazione degli Orti-parola, del segno simbolo del Terzo Paradiso del Maestro Michelangelo Pistoletto, di installazioni artistiche, il risultato raggiunto è stato quello di realizzare un processo inclusivo, intergenerazionale e interculturale di rigenerazione territoriale ed umana, nella quale creatività e conoscenza sono diventati dispositivi con i quali innescare ed alimentare inclusività, sicurezza, crescita sociale ed economica dei quartieri e delle comunità.

In particolare, questa partnership ha messo in evidenza di come i processi educativi possano esplicitarsi attraverso l’arte contemporanea e come questi possano, quindi, utilizzare nuove metodologie per realizzarli, poiché passano attraverso il potere generativo e trasformativo delle esperienze di bellezza. Grazie la comprensione e il rimodellamento dei suoi codici, l’arte porta a rileggere la realtà, a promuovere lo sviluppo del senso critico e di quello civico e ad ampliare la propria conoscenza con metodi non formali e convenzionali.

L’Arte e l’Educazione, hanno nell’essere umano una forza trasformatrice e portano negli educatori, negli insegnanti, nei ragazzi la comprensione dei processi di costruzione dell’arte contemporanea per educare i ragazzi alla responsabilità civile, alla coesione, alle competenze europee di cittadinanza. Il crossover scuola-cultura può diventare un facilitatore di nuova conoscenza alla base dello sviluppo e del benessere di una società nell’era dell’economia post-industriale. La sfida perseguita dal progetto e aprire ad una riflessione più ampia che include anche la comunicazione per riflettere su come attivare nuove forme di partecipazione e co-progettazione tra scuola, mondo della cultura e del terzo settore, attori della comunicazione e della filantropia per promuovere una nuova alleanza educativa.

Tipologia Evento

Una giornata-studio durante la quale, partendo da alcune esperienze di ricerca -azione realizzate nel corso Di Bellezza Si Vive, si apre un’ampia riflessione sulla necessità di ripensare una diversa alleanza educativa tra scuola, cultura, Terzo settore. Il Progetto è nato da un’esigenza collettiva di un nutrito partenariato di comprendere quali sono i meccanismi e i processi che si attivano negli individui a livello cognitivo, comportamentale, di apprendimento e neurologico, quando si sperimentano esperienze di bellezza.

Perché si può sostenere che la bellezza fa bene? Quali sono le condizioni che consentono di affermare che il rapporto con l’arte e la natura aiutano a stare meglio e aumentano la qualità della vita, sia di chi vive un’esistenza sufficientemente normale, sia di chi ha difficoltà e disagi di diversa origine e manifestazione?

Grazie ai contributi di ricerca delle neuroscienze cognitive e della pedagogia clinica si può comprendere di come la bellezza può estendere e aumentare le capacità personali, anche quelle residue, in quanto la particolare e profonda risonanza con gli altri e il mondo che la genera, agisce sul sistema corpo-cervello-mente e ne espande e incrementa le possibilità. Mediante l’esperienza di bellezza ognuno di noi può accedere a sentire e vivere quello che senza quell’esperienza non avrebbe mai vissuto. Quelle stesse esperienze possono favorire una relativa e significativa valorizzazione delle capacità individuali anche in situazioni socialmente critiche o patologiche di particolare gravità. In questo senso la bellezza può far bene e può fare del bene.

PROGRAMMA

Ore 14:00 Itinerario della bellezza

Il percorso di formazione inizia in modo totalmente esperienziale, nello stile di Di Bellezza si Vive, una visita guidata che parte dalla Biblioteca del Castello di Rivoli, nella Manica Lunga specializzata in arte del XX e XXI secolo. Qui si potranno apprezzare i bozzetti, riprodotti in scala e nel rispetto degli elementi naturali utilizzati nel corso della ricerca azione di progetto a Como, Messina e Poli.

Le installazioni fatte sul concetto di orto-giardino, prendono ispirazione dal lavoro di artisti contemporanei e non tra questi Jose boys, artista d’azione, performer, sculture, disegnatore, attivista, ambientalista, tra i protagonisti assoluti dell’arte nel secondo dopoguerra; Shweta Bhattad che ha lavorato con i temi dell’ingiustizia sociale, dei diritti delle donne e del cibo nel corso della sua carriera artistica, coinvolgendo una comunità globale nella realizzazione di orti parola; Michelangelo Pistoletto, autore del simbolo del Terzo Paradiso, riconfigurazione del segno matematico dell’infinito, composto da tre cerchi consecutivi. I due cerchi esterni rappresentano tutte le diversità e le antinomie, tra cui natura e artificio. Quello centrale è la compenetrazione fra i cerchi opposti e rappresenta il grembo generativo della nuova umanità.

La visita prosegue al terzo piano della Manica Lunga che ospita una grande Mostra “Molti di uno” dedicata al Maestro Michelangelo Pistoletto in occasione del suo novantesimo compleanno. Allestito negli spazi della Manica Lunga, reinventa l’architettura ortogonale di questo spazio trasformandolo in uno stupefacente groviglio armonioso, un dispositivo urbano irregolare e libero attraverso il quale raccogliere e rileggere tutta la sua arte in un gigantesco autoritratto che funziona come la mappa di una Città ideale dell’avvenire.

“Ideata per la Manica Lunga”, afferma Marcella Beccaria, Capo Curatore e Curatore delle Collezioni al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea “Molti di uno è una città dell’Arte strutturata come architettura percorribile e composta da 29 Uffizi o stanze. Disegnati come spazi aperti e collegati tra loro, gli Uffizi includono metaverso, arte, scienza, filosofia, legge, diritto, architettura, comunicazione, politica, ecologia, sorveglianza, sport, matematica, spiritualità, religione, mitologia, formazione, nutrimento, simbologia, cosmologia, design, sepoltura, storia, urbanistica, moda, spazio, scrittura, salute, informatica, natura. I 29 Uffizi espongono la struttura che secondo l’artista è alla base della vita civile e sociale proponendo una vasta rete di interrelazioni e una propositiva condizione dinamica tesa ad abbattere muri e separazioni.”

Ore 15:30 Introduzione ai lavori

  • Francesco Manacorda, Direttore Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
  • Giorgia Turchetto, Responsabile del progetto DI BELLEZZA SI VIVE, social e cultural innovation manager
  • Stefano Tallia, Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte
  • Vincenzo Varagona, Presidente UCSI Nazionale

15.40 – 16.30 – PRIMO TALK: Specchio delle mie brame

La relazione educativa è di fatto una relazione di rispecchiamento. Ognuno di noi cresce in quanto considerato nello sguardo e nell’attenzione di un’altra o di un altro. Non solo, ma lo specchio è la principale fonte di individuazione in quanto sostiene le possibilità di riconoscimento: sia di autoriconoscimento che di eteroriconoscimento. L’arte, che ci arriva sempre prima, con Michelangelo Pistoletto ha reso universale il tema delle superficie specchianti. La scienza, e in particolare le neuroscienze cognitive e affettive, hanno reso evidente la dimensione naturale dell’intersoggettivà, attraverso la scoperta di neuroni specchio. Abbiamo così compreso che siamo naturalmente empatici e che è un paradosso concepire un neo senza un noi. Si sono create le condizioni per una stagione nuova della concezione dell’educazione e, in particolare nella messa in evidenza del fatto che la relazione educativa è principalmente una relazione estetica. Tutto questo non solo è importante nei percorsi educativi in generale, ma lo diventa in particolare per sostenere le criticità che emergono nei processi di apprendimento e in particolare per supportare l’emancipazione dalle situazioni di impoverimento educativo. È principalmente lì che si manifesta la capacità estensiva del sé che l’esperienza estetica può generare proprio attraverso il rispecchiamento e la risonanza incarnata.

  • Ugo Morelli, psicologo e saggista, referente scientifico del Progetto Di Bellezza Si Vive
  • Michelangelo Pistoletto, Artista del Terzo Paradiso

Modera: Paola Saluzzi, conduttrice di L’Ora Solare di TV2000

16:30 – 18.30 – SECONDO TALK: DI BELLEZZA SI VIVE

Il ruolo della bellezza nel promuovere il cambiamento e favorire una riflessione su nuove alleanze educative e sulle sfide globali che ci attendono.

La questione del diritto alla bellezza porta con sé una serie di questioni:

  • la Bellezza e il Piacere nell’educazione sono oggi concetti e praxis antitetiche. Oggi l’educazione è il trionfo della bruttezza, del peso insopportabile e del rigetto da parte degli educandi. Il Desiderio, la Bellezza, il Piacere non hanno invece comandanti, non hanno padroni, sono liberi e vivificano la pratica pedagogica, alimentando la creatività, l’innovazione, il Desiderio e l’indispensabile Immaginazione;
  • l’accesso consapevole al patrimonio culturale (guardarsi intorno, camminare in una città, vivere in una piazza, entrare in una chiesa, riconoscere quindi il valore storico e sentimentale di ciò che ci circonda);
  • l’esercizio alla cittadinanza attiva (i linguaggi artistici offrono una possibilità di trasformazione e di esperienza esistenziale di bellezza e di piacere.);
  • il diritto alla partecipazione (la valorizzazione dei territori si fa attraverso la partecipazione dei cittadini – Convenzione di Faro);
  • l’affermazione del principio di bene comune (la bellezza in ogni sua forma e manifestazione è un bene democratico, di tutti e non di pochi);
  • la valorizzazione del territorio (come affermazione dell’identità culturale, che è un patrimonio esso stesso);

Giorgia Turchetto, Responsabile del progetto DI BELLEZZA SI VIVE, social e cultural innovation manager.

Paola Zanini, Capo del Dipartimento educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

L’educazione all’arte – caratteristica intrinseca dell’istituzione museale, mai come oggi è chiamata a rinnovarsi e a ripensare la propria identità, nelle pieghe di una società votata alla comunicazione e dunque soggetta a continui cambiamenti. L’idea stessa di trasmissione della cultura, come la si sta sperimentando attualmente in tutta Europa, non è più frontale, cioè un’offerta di contenuti ad un pubblico preparato, ma costruzione condivisa di idee e progetti in cui si compenetrino sensibilità ed esperienze diverse. In tal senso la figura dell’Artenauta è quanto mai al passo con i tempi e necessaria per avviare un processo d’inclusione sociale rivolto a tutti, ponendo al centro del processo creativo la relazione tra l’arte e la persona, in una prospettiva di continua ricerca e apprendimento.

Gaetano Giunta, Fondatore della Fondazione di Comunità di Messina Ente Filantropico e fisico dei sistemi complessi

L’Urban Macho nasce come azione educativa sistemica, estensione del Macho Museo d’Arte Contemporanea Horcynus Orca (MACHO), curato da Martina Corgnati e gestito dalla Fondazione Horcynus Orca. L’obiettivo è attivare sul territorio azioni di rigenerazione con l’arte di territori disagiati, attivando protagonismo delle comunità che vi abitano. L’esperienza del MACHO viene portata “fuori dal museo”, per favorire il passaggio da “un luogo d’arte” ad “un territorio di cultura”. Molte delle installazioni realizzate contribuiscono e arricchiscono l’infrastrutturazione permanente della rete educativa e culturale dei Parchi della Bellezza e della Scienza (IPBS) generati da processi sostenibili di rigenerazione urbana.

Erasmo Figini, Fondatore di Fondazione Cometa e Interior di fama internazionale.

Accogliere per educare, attraverso attenzione, cura e bellezza per valorizzazione l’unicità di ogni bambino, adolescente e giovane e rispondere al bisogno, soprattutto dei più fragili che se lasciati soli, non riescono a diventare pienamente se stessi soprattutto in una scuola affaticata e anche un po’ depressa che avrebbe bisogno più che mai di riscoprirsi luogo di bellezza e di umanità.

La bellezza nell’esperienza di Cometa riverbera nell’accoglienza dell’affido familiare, nell’educazione dei più piccoli e nella scuola-impresa della scuola Oliver Twist che unisce imprese artigiani, botteghe, maestri, docenti e tutor nell’attuazione di un approccio educativo e un modello didattico fondato sulla realtà e la concretezza: dal fare al sapere.

Anna Riglioni, Presidente della Fondazione Mario Moderni

L’esperienza di “Art Storytelling”, l’arte di Narrare un territorio rappresenta uno dei progetti territoriali più esemplari mai realizzati dalla Fondazione grazie alla possibilità di agire in una cornice di progetto nazionale che ha favorito un florido scambio di competenze, metodi, visioni e attiva collaborazione con attori di primissimo piano in campo educativo e culturale.

La Fondazione Moderni, con il Dipartimento Educazione di Rivoli e ON impresa Sociale A Poli, vicino Tivoli, oggi quasi un paese dormitorio nei pressi di Roma, ha attivato coinvolgendo l’unico istituto comprensivo del Paese, un percorso di valorizzazione e ri-significazione del piccolo borgo da parte dei minori che vi abitano.

Attraverso un percorso artistico e creativo che ha unito la fotografia, all’arte urbana, alla musica, alla realizzazione di due installazioni, i ragazzi hanno avuto modo di guardare diversamente i luoghi del loro quotidiano, hanno rintracciato elementi di bellezza mai considerati e hanno riscoperto nei segni-simbolo del Paese il loro legame e le loro origini.

Carola Carrazzone, Segretario Generale Assifero e Presidente DAFNE – Donors and Foundations Networks in Europe.

È membro del board di Ariadne (European Funders for Social Change and Human Rights), di ECFI (European Community Foundation Initiative), e del comitato editoriale di Alliance Magazine, il giornale internazionale di settore per la filantropia e social investment. Siede nel Comitato Consultivo di Ashoka Italia.

Assifero è partner del progetto di Di Bellezza Si Vive ed ha aderito alla sua progettazione fin dal suo inizio. Può certamente essere annoverato tra altri esempi fantastici che dimostrano la capacità della bellezza in tutte le sue declinazioni di costituire una leva fondamentale del benessere della società e della valenza strategica della cultura e delle sue potenzialità uniche di trasformazione individuale e sociale nell’attuale momento storico. In merito all’impatto sulla persona di cui è capace l’investimento sulla cultura basta leggere l’Atlante dell’infanzia a rischio sulle periferie dei bambini e la povertà educativa. Seguire lo sviluppo di progettualità come questa consente ad Assifero di interrogarsi su come la filantropia strategica possa e debba operare per sostenere nel tempo lo sviluppo di pratiche innovative.

Modera: Francesco Marino, caporedattore TGR Piemonte e TG Leonardo

17.45 – 18.45 – TERZO TALK: Comunicare la bellezza

Vincenzo Varagona, Presidente UCSI Nazionale

Alessandro Ginotta, Presidente UCSI Piemonte

Emilio Casalini, giornalista e dal 2020 è autore e conduttore del programma di Rai 3 Generazione bellezza.

Fabrizio Minnella, Responsabile Comunicazione Con i Bambini

Scegliere di comunicare non è così semplice e scontato quando si desidera trasmettere un messaggio innovativo e rivoluzionario come quello della Bellezza. Ancor di più quando si desidera che questo messaggio si creato insieme. Comunicare Bellezza è un atto creativo, intenzionale che ci mette in comunicazione profonda, autentica con gli altri.

Siamo nel dialogo comunicativo che presuppone l’ascolto e l’incontro fuori e dentro di noi. Creare insieme un quantum di Bellezza creato dal nostro agire con arte e saggezza per renderlo visibile e percepibile non solo da noi. Questo rappresenta un messaggio di apertura ad una nuova progettualità. Un messaggio che ci rigenera e crea dentro e fuori di noi fiducia e speranza nel futuro.

Oggi abbiamo bisogno tutti di comunicare. Con le regole del mondo iperconnesso gli altri sono diventati una minaccia. Pertanto, abbiamo bisogno di ricostruire le relazioni e le nostre comunicazioni in modo chiaro ed efficace. Ma quale bellezza vogliamo comunicare? Quale ruolo hanno i media? Quando serve comunicare e dove? Impariamo a comunicare in una nuova epoca di divisione e incertezza, una Bellezza che permette di appropriarci di dignità e valore informativo e formativo nella capacità di agire creativamente, artisticamente e positivamente alla crisi.

Modera: Francesco Marino, caporedattore TGR Piemonte e TG Leonardo