Il 23 e 24 settembre Il Centro Vestiario San Vincenzo –Caritas di Via Manfredi di Luserna aprirà al pubblico… venite a trovarci, sarà un piacere per noi conoscervi e farci conoscere ! Vi aspettiamo in via Luserna 4D
Il Centro Vestiario nasce a Cuneo per un’intuizione dei coniugi Valmaggia che come volontari della Associazione San Vincenzo si resero conto della necessità di offrire alle famiglie in difficoltà un luogo dove poter trovare quanto serviva loro . Da allora il Centro ha avuto più sedi ed attualmente si trova nel Centro storico, in via Manfredi di Luserna 8 d nei locali dati in comodato d’uso gratuito dal Comune di Cuneo a San Vincenzo e Caritas che insieme gestiscono ormai da molti anni il servizio con l’aiuto di una dozzina di volontari che due volte a settimana si occupano di ritirare e distribuire i capi di vestiario e non solo che vengono portati o acquistati ad hoc.
Negli ultimi due anni, causa Covid, il servizio ha dovuto essere profondamente modificato per poter continuare ad operare in sicurezza e da poco tempo ha ripreso l’attività con rinnovato entusiasmo dei suoi collaboratori. Lo scopo del Vestiario oggi non è solo quello di aiutare le persone a reperire quanto può essere utile e difficilmente acquistabile con poca disponibilità di denaro in famiglie numerose o con scarso lavoro ma è anche quello di evitare gli sprechi ripartendo in modo adeguato gli abiti che non possono essere distribuiti al Centro. A questo scopo si fa una scelta oculata del materiale donato di cui parte resta al Centro per la distribuzione con capi stagionali mentre altri abiti vengono spediti ai missionari, altri portati ad Emmaus o ad altre Associazioni del territorio come Humana così che solo una minima parte di quanto ricevuto viene conferito alla discarica ottenendo anche un indubbio risparmio per la cittadinanza tutta.
Le persone che si rivolgono al Vestiario pagano per il ritiro mensile degli abiti la quota di 2 Euro che rappresenta una piccola partecipazione alle spese condominiali, riscaldamento e luce e con questa spesa ogni famiglia ha diritto a 10 capi di vestiario a persona al mese. Molti capi di vestiario che non sono reperibili vengono acquistati con i fondi del Centro, per esempio tutta la biancheria intima che si da alle persone ricoverate in ospedale che non hanno parenti o mezzi che possono fornire loro quanto serve, lenzuola matrimoniali o singole che spesso scarseggiano perché quelle che vengono portate non sono sufficienti o sono già molto lise, scarpe, soprattutto numeri grandi da uomo che sono difficili da reperire.
Al Centro si trovano anche stoviglie e utensili per la casa, borsoni e giocattoli, lettini e passeggini.
Per aumentare i piccoli introiti di denaro si è ora pensato di fare qualche mercatino aperto alla cittadinanza dove a fronte di piccole offerte si possono trovare capi belli e di stagione. Vi aspettiamo !
Orario durante l’anno : via Manfredi di Luserna 8 mercoledì e giovedì 9.00 – 12.00 / 14.30 – 17.30
Indispensabile la prenotazione sia per portare che per ritirare telefonando al numero :3664889644
![La Chiesa cattolica celebra il 9 settembre la festa del Beato Federico Ozanam, che all’età di soli vent’anni, nel 1833 a Parigi, fondò la Società di San Vincenzo De Paoli. La ricorrenza liturgica è stata istituita il giorno dopo la data della sua morte (8 settembre) perché questa coincide con la festa della Natività di Maria. Lo vogliamo ricordare con le parole che San Giovanni Paolo II rivolse, nel lontano 1983, ai membri della Società di San Vincenzo De Paoli, in occasione dei 150 anni dalla sua fondazione: «Si rimane strabiliati da tutto ciò che ha potuto intraprendere per la Chiesa, la società, per i poveri, questo studente, questo professore, questo padre di famiglia, dalla fede ardente e dalla carità creativa, dal corso della sua vita consumatasi troppo presto! […] Ozanam si era anche e prima di tutto preoccupato di far fronte all’indifferenza religiosa e alla mancanza di fede dei suoi tempi. Ma aveva ben compreso che lavorare ad alleggerire la miseria dei poveri era il modo di mettere in pratica il Vangelo e nello stesso tempo di ravvivare la fede, di fortificarla e di renderla credibile. […] Non si può d’altra parte opporre giustizia e carità. Ozanam stesso ha preconizzato audaci misure per migliorare, giustamente, le condizioni di vita dell’ambiente operaio nascente. Fu uno dei precursori del movimento sociale coronato dall’enciclica Rerum Novarum. Ma sapeva anche che la carità non attende: essa aiuta l’uomo concreto che soffre oggi. Vi sono ancora senza dubbio persone che pensano che la carità che voi praticate rischi di frenare, con i suoi piccoli sollievi, il processo necessario per creare una società umana interamente rinnovata e liberata dall’ingiustizia. Ciò non vi deve preoccupare. Certamente, bisogna sempre prendere posizione contro l’ingiustizia, e precisamente per proteggere a lungo termine i piccoli e i poveri di cui tanto vi preoccupate. Ma è la stessa carità che suscita l’uno e l’altro sforzo. E non è sufficiente riflettere generosamente sull’amore verso l’umanità intera: bisogna amare concretamente quello che il Vangelo chiama il prossimo, che ci è vicino o a cui ci si avvicina. Ogni sistema sociale, anche se si vuole fondato sulla giustizia e anche ogni aiuto organizzato, che certamente è molto necessario, non dispenserà l’uomo dal volgersi con tutto il suo cuore verso il suo simile. È questo anche il suo modo di amare Dio che non vede (cf. 1 Gv 4, 20)» (San Giovanni Paolo II, Discorso ai membri della Società di San Vincenzo De Paoli, 28 aprile 1983).](https://www.sanvincenzopiemonteaosta.it/wp-content/uploads/2024/09/Festaliturgica-Ozanam-1920-x-1080-px-1200x630.jpg)
