Il 25 settembre festeggiamo la Giornata della Carità Vincenziana cittadina. La San Vincenzo opera in Cuneo dal 1855 mantenendo vivo il carisma dei suoi fondatori ed ispiratori, giganti della Carità come San Vincenzo de Paoli ed il Beato Federico Ozanam. Questa giornata richiama noi volontari a vivere la carità con il loro stile che era quello della vicinanza e della solidarietà verso le persone in difficoltà ma è anche un modo per far conoscere quanto facciamo e per ringraziare i tanti amici e benefattori che ci sostengono e ci danno fiducia ogni giorno.
Il Consiglio Centrale della San Vincenzo e le varie Conferenze di Cuneo, Borgo S. Dalmazzo, Borgo S. Giuseppe, Busca e Fossano proseguono con le loro tradizionali attività di aiuto e andando incontro a nuove esigenze nate dalla situazione contingente creata dalla guerra in atto in Ucraina , dall’emergenza economica e al disagio creato dalla pandemia.
Da sottolineare come a causa della pandemia sia maggiore il numero delle famiglie italiane che si sono rivolte alle nostre Conferenze. Sono aumentate, inoltre, le richieste di aiuto da parte di famiglie che mai si pensava di intercettare, soprattutto titolari di piccole e medie imprese, artigiani e commercianti la cui condizione economica si è modificata a causa della riduzione o interruzione delle attività lavorative per cause riconducibili alla situazione creata dall’emergenza COVID-19. In questi casi è spesso intervenuto il Consiglio Centrale della San Vincenzo mettendo in atto sostegni più consistenti .
Si opera per alleviare le difficoltà di chi è rimasto senza lavoro che è il vero grande problema delle famiglie, a volte con successo ma spesso senza esito positivo. Continua il sostegno del Consiglio Centrale a progetti di tirocini formativi in collaborazione con i Servizi al Lavoro del territorio e con le Associazioni di categoria.
La conseguenza più impattante della mancanza di lavoro è la difficoltà di poter mantenere una casa propria in affitto.
Il fenomeno del disagio abitativo cioè, la ricerca di alloggi ad affitti ragionevoli comparati con il reddito disponibile, rimane un grande problema che richiederebbe interventi strutturali da parte degli organismi pubblici. La San Vincenzo si impegna su questo fronte affittando e mantenendo quattro alloggi destinati all’ emergenza abitativa per ospitare temporaneamente famiglie sfrattate incolpevolmente e inserite su segnalazione del Servizio Sociale
I Centri Viveri hanno continuato il loro lavoro secondo le nuove modalità rese necessarie dalle problematiche create dal Covid, con la consegna programmata per evitare assembramenti. Durante l’anno sono stati anche erogati dei buoni spesa presso esercizi commerciali di zona cercando quindi di aiutare non solo le famiglie ma anche i piccoli commercianti penalizzati dalla grande distribuzione. Da marzo 2022, poi, sono state aiutate con la borsa viveri molte famiglie ucraine, alcune ospitate nelle case di emergenza della San Vincenzo.
Particolare attenzione si riserva ai bambini ed ai ragazzi per evitarne l’emarginazione sociale sostenendoli nei doposcuola, nello sport, nelle attività scolastiche ed extrascolastiche . L’attenzione verso i giovani cuneesi è anche rivolta ad educarli alla carità attraverso percorsi formativi promossi nelle scuole dove peraltro si sono distinti presentando progetti interessanti premiati anche a livello nazionale e questo ci fa ben sperare per il futuro poiché le nuove generazioni dimostrano di avere sensibilità verso i temi legati alle povertà.
Proprio questi giovani ci ricordano ciò che diceva Federico Ozanam “La carità tiene conto delle debolezze, cicatrizza, riconcilia, unisce” e noi Vincenziani del ventunesimo secolo desideriamo sottolineare che non basta aiutare le persone in difficoltà con interventi economici per altro necessari , ma soprattutto farsi prossimo ascoltando la storia dell’altro senza pregiudizi, con empatia, ed essere uomini e donne di fede che credano ancora nella Carità che è il vero fondamento della Pace