Aosta, la Società di San Vincenzo De Paoli si confronta

Aosta, la Società di San Vincenzo De Paoli si confronta

AOSTA, 2 ottobre – Il Vescovo incontra le realtà caritative. Arturo Castellani, Presidente del Consiglio Centrale di Aosta della Società di San Vincenzo De Paoli presenta la nostra realtà.

Mons. Franco Lovignana ha incontrato domenica 2 ottobre, presso la Casa delle Opere della Cattedrale tutte le realtà caritative: Caritas, Banco Alimentare e Società di San Vincenzo De Paoli. Un momento di ascolto, coordinato dal Direttore della Caritas Andrea Gatto, che si è concluso con la celebrazione eucaristia in Cattedrale.

Arturo Castellani, Presidente del Consiglio Centrale di Aosta della Società di San Vincenzo De Paoli, ha dato al suo intervento il titolo «Insieme accanto alla fragilità» e ha esordito disegnando il critico scenario di questi tempi ricordando come in Valle d’Aosta attualmente vivano 8500 famiglie a rischio di povertà energetica ovvero oltre 17mila persone che rischiano di avere serie difficoltà economiche ad affrontare l’autunno e l’inverno con gli attuali costi energetici in un momento
in cui molti sono alle prese con un lavoro che manca e, quando non manca, è sempre più precario,
sottopagato o retribuito impropriamente.

Castellani ha ricordato nel suo intervento le figure di San Vincenzo De Paoli e del Beato Federico
Ozanam. E di come il primo insegni prima di tutto che «Dietro ogni povero c’è Cristo: accogliendo il
povero, si accoglie Gesù; tendendo la mano al povero, si tende la mano a Cristo». E il secondo che
«non si fa del bene offrendo solo un aiuto estemporaneo. Un tempo avremmo detto un’elemosina.
Un intervento fine a sé stesso per pagare una bolletta o una bombola del gas, oppure ancora un
pacco di viveri. Queste, intendiamoci, sono tutte azioni buone e lodevoli, ma non risolvono il problema della persona in difficoltà!

Gli offriranno solo un aiuto momentaneo che, dopo pochi giorni, lo farà tornare a chiedere
un’altra volta il nostro intervento. La vera sfida, ci insegna il nostro fondatore Federico Ozanam, risiede nello stare vicino al povero, valorizzare le sue capacità e aiutarlo, dove possibile, ad acquisire nuove competenze per spendersi meglio nel mondo del lavoro, o comunque per
uscire dalla condizione di povertà! Il tipo di intervento che siamo chiamati a fare, perché sia risolutivo, è sistemico e non momentaneo.

È difficile? Forse. Ma è l’unico modo per aiutare veramente un povero. L’unico modo per
aiutare veramente Gesù». Castellani ha sottolineato come non si debba mai perdere la voglia di incontrarsi, confrontarsi, ascoltarsi.

«Ringrazio S.E. Mons. Franco Lovignana, per aver promosso questa opportunità. Auspico che
eventi come questo si moltiplichino, in modo tale che tutti noi potremo imparare a stare insieme, lavorare insieme, mettere insieme le nostre competenze, aiutandoci gli uni gli altri, nel rispetto delle nostre diversità e dei nostri carismi, mettendo in comunione tutto ciò che ci unisce e, in primo luogo, il nostro amore verso i poveri, dunque verso Gesù.

L’evoluzione del mondo del Volontariato, a maggior ragione con l’entrata in vigore della nuova
legge del Terzo Settore, mette in ancor maggior risalto la necessità di fare rete nel territorio».

(Da “Il Corriere della Valle”, n. 37 del 6 ottobre 2022)

Aosta, la Società di San Vincenzo De Paoli si confronta